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mercoledì 28 marzo 2012

Dov'è finita la professionalità?

Oggi scriverò un breve post giusto per condividere un'esperienza che mi è capitata di recente.
Alcune settimane fa ho ricevuto una telefonata da un'agenzia di traduzioni che mi richiedeva un preventivo per una traduzione piuttosto lunga e impegnativa.
Io mi sono messa all'opera (nel week-end) per poter consegnare loro il preventivo nel più breve tempo possibile e, infatti, lunedì lo spedisco loro indicando tutti i punti nel dettaglio, come è giusto che sia, quindi il costo totale e il costo a cartella. Per i non addetti ai lavori, una cartella è l'unità di misura su cui si quantifica il lavoro di un traduttore, per esempio: 10.00€ ogni 1500; 1800 oppure 2000 battute.
Qualsiasi traduttore definisce le proprie tariffe a cartella e a parola.
Dopo questa premessa, vengo al punto. Nonappena invio il preventivo mi squilla il telefono e l'impiegata dell'agenzia mi chiede se per cartella intendo dire una pagina, a quel punto, un po' perplessa, le spiego il significato di cartella, lei mi liquida molto rapidamente e da allora non ho più ricevuto loro notizie.
Ora, io mi domando, quanto affidamento può dare un'agenzia che non conosce le basi del nostro lavoro? E come fa a definirsi agenzia di tarduzioni?
Bene, mi sono sfogata, arrivederci alla prossima!

Sara